La banca centrale dell'Argentina ha mantenuto il tasso d'interesse di riferimento al 32% il 16 gennaio 2025, dopo una riduzione di 300 punti base all'inizio di dicembre.
La decisione segue il rallentamento dell'inflazione annua di dicembre e l'annuncio della banca centrale di ridurre il tasso di deprezzamento mensile della valuta ufficiale dall'1% al 2%, a partire da febbraio, una politica nota come ""crawling peg"".
I dati del governo hanno mostrato che i prezzi sono aumentati del 2,7% a dicembre rispetto a novembre, segnando il terzo mese consecutivo sotto il 3%, mentre l'inflazione annua è scesa al 117,8%, in calo rispetto a un picco di quasi il 300% dell'anno scorso.
Da quando il presidente Javier Milei è entrato in carica nel dicembre 2023, la banca centrale ha tagliato i tassi otto volte, riducendo i costi di prestito dal 133%.
Durante la sua campagna, Milei ha promesso di promuovere la competizione valutaria nella seconda economia più grande del Sud America, un piano ampiamente noto come ""dollarizzazione"".