La Banca Centrale d'Islanda ha ridotto il suo tasso d'interesse chiave di 25 punti base al 7,5% durante la riunione di maggio 2025, il più basso degli ultimi due anni e in seguito a un taglio di 25 punti base il mese scorso.
Tutti i membri del Comitato per la Politica Monetaria hanno sostenuto la mossa, citando un costante calo dell'inflazione, che si è attestata al 4,2% ad aprile, ben al di sotto del picco di due anni fa.
Le previsioni della banca prevedono che l'inflazione si attesterà intorno al 4% fino alla fine dell'anno prima di diminuire gradualmente verso l'obiettivo del 2,5%.
La domanda interna si è raffreddata a causa delle condizioni monetarie più strette, alleviando le pressioni sulla capacità in settori come l'edilizia e il lavoro.
Tuttavia, l'economia mostra resilienza, riflessa in dati solidi sulle carte di pagamento e costi salariali in aumento.
Nonostante le aspettative di inflazione in calo, rimangono al di sopra dell'obiettivo e le pressioni inflazionistiche persistono.
Pertanto, ulteriori tagli dei tassi dipenderanno da un progresso più chiaro verso l'obiettivo di inflazione.
La futura politica monetaria sarà guidata dagli sviluppi nell'attività economica, nell'inflazione e nelle aspettative.