La Banca Centrale del Cile ha deciso all'unanimità di mantenere invariato il tasso di politica monetaria al 5% nella riunione di giugno 2025.
La decisione è stata presa in un contesto globale complesso caratterizzato da tensioni commerciali persistenti, rallentamento della crescita negli Stati Uniti e rischi geopolitici elevati derivanti dal conflitto in Medio Oriente.
Sebbene i mercati finanziari si siano in parte stabilizzati e i prezzi del rame siano aumentati, i prezzi del petrolio sono aumentati a seguito dell'escalation recente della guerra.
A livello nazionale, l'attività economica del primo trimestre ha superato le aspettative, trainata dalle esportazioni e da servizi resilienti, anche se il mercato del lavoro rimane debole con una lenta creazione di posti di lavoro e un aumento della disoccupazione.
L'inflazione si è attenuata, con l'indice dei prezzi al consumo generale e di base che si è ridotto rispettivamente al 4,4% e al 3,6% a maggio, e le aspettative a medio termine ancorate al 3%.
La banca centrale ha osservato che nonostante i rischi in diminuzione, l'incertezza globale potrebbe comunque disturbare la convergenza dell'inflazione.
Guardando avanti, i responsabili delle politiche hanno segnalato che, se le proiezioni si mantengono, il tasso potrebbe gradualmente tornare nella fascia neutrale nei prossimi trimestri.