L'indice PMI manifatturiero dell'AIB Irlanda è sceso a 52,6 a maggio 2025 rispetto a 53,0 ad aprile, a causa delle preoccupazioni sull'impatto dei dazi e delle tensioni commerciali globali.
Tuttavia, il ritmo di espansione è rimasto vicino al massimo di tre anni visto ad aprile, sostenuto da un solido aumento degli ordini totali, poiché la domanda interna in miglioramento ha contribuito a compensare le vendite estere più deboli.
L'occupazione è aumentata per il sesto mese consecutivo, con il ritmo di assunzione che si è accelerato poiché le aziende hanno reagito all'aumento del carico di lavoro.
L'attività di acquisto è continuata a crescere, mentre le prestazioni dei fornitori sono leggermente peggiorate.
Sul fronte dei prezzi, l'inflazione dei prezzi di input si è leggermente attenuata rispetto al massimo di due anni raggiunto ad aprile, a causa dell'aumento dei prezzi delle materie prime.
L'inflazione dei prezzi di output si è accelerata poiché i produttori hanno trasferito ai clienti i maggiori costi di input, ma è rimasta ben al di sotto dei livelli osservati nel corso degli ultimi 12 mesi.
Infine, il sentiment aziendale è rimasto positivo nonostante le continue incertezze geopolitiche e tariffarie.