Il rendimento dei titoli OFZ russi a 10 anni è sceso al di sotto del 15% a marzo, testando il suo livello più basso in nove mesi, in mezzo a scommesse che il mercato obbligazionario russo potrebbe presto rientrare nel sistema finanziario globale.
Gli impegni di politica estera della nuova amministrazione presidenziale statunitense riflettono una posizione che favorisce l'agenda stabilita dai funzionari del Cremlino.
Il Presidente degli Stati Uniti Trump ha spinto per un cessate il fuoco in Ucraina con termini che si allineano a quelli richiesti dalla Russia e ha segnalato che ripristinerà i legami economici e solleverà le sanzioni dopo la fine della guerra.
La nuova ondata di ottimismo riguardo alla fine della guerra ha spinto gli investitori ad accumulare Eurobond russi che sono scambiati in Medio Oriente, poiché la reintegrazione dei mercati russi nella finanza globale innescherebbe un forte afflusso di nuovi investimenti per Mosca.
Nel frattempo, la Banca di Russia dovrebbe mantenere il suo tasso invariato la prossima settimana nonostante il segnale del mese scorso che un aumento potrebbe essere necessario per contenere l'inflazione.