Il S&P Global Australia Manufacturing PMI è sceso a 51,3 a luglio rispetto a 51,6 a giugno, segnalando un'espansione continua ma modesta poiché le aziende hanno fatto i conti con una debole domanda e livelli di personale ridotti.
Il lieve miglioramento è stato sostenuto da un ritorno alla crescita della produzione, segnando la performance più forte dal maggio 2022, anche se i guadagni sono rimasti limitati.
I nuovi ordini hanno continuato a diminuire e l'occupazione è diminuita ulteriormente, sottolineando la persistente debolezza della domanda.
Tuttavia, la fiducia delle imprese è salita al livello più alto da oltre tre anni, sostenuta dall'ottimismo circondante le future condizioni economiche e le potenziali opportunità commerciali.
I costi di input sono aumentati per la prima volta in tre mesi, trainati dalla scarsità di materiali e dai ritardi nelle spedizioni, tuttavia le aziende hanno in gran parte assorbito queste pressioni a causa di forti forze competitive.
Di conseguenza, i prezzi di fabbrica sono diminuiti per il terzo mese consecutivo, con i produttori riluttanti a trasferire i costi crescenti ai clienti.