L'Indice dei Prezzi al Consumo (CPI) mensile dell'Australia è aumentato del 2,1% a maggio 2025, in calo rispetto al 2,4% nei tre mesi precedenti e segnando il tasso più basso da ottobre 2024.
La lettura è risultata al di sotto delle aspettative di un aumento del 2,3%, ma è rimasta all'interno dell'obiettivo della banca centrale del 2-3%.
Gli alimentari e le bevande analcoliche sono aumentati al ritmo più lento degli ultimi cinque mesi (2,9% rispetto al 3,1% di aprile), a seguito di un significativo rallentamento dei prezzi della frutta e della verdura.
L'inflazione si è anche attenuata per l'edilizia (2,0% rispetto al 2,2%) e per il tempo libero e la cultura (1,4% rispetto al 3,6%).
Al contrario, l'inflazione è accelerata per alcol e tabacco (5,9% rispetto al 5,7%) e abbigliamento (1,3% rispetto allo 0,8%), rimanendo stabile per la salute (4,4%) e l'istruzione (5,7%).
Nel frattempo, la deflazione nel settore dei trasporti si è attenuata (-2,5% rispetto a -3,2%).
L'inflazione annuale media tagliata è scesa al 2,4% rispetto al 2,8% del mese precedente, segnando il livello più basso da novembre 2021.
Escludendo gli elementi volatili e i viaggi, il CPI è aumentato del 2,7%, leggermente in ribasso rispetto al 2,8% di aprile.