Il prodotto interno lordo italiano è cresciuto del 0,7% nel 2024, lo stesso valore dell'anno precedente, indicando una revisione al rialzo rispetto ai dati precedenti che indicavano un tasso di crescita dello 0,5%, il quale è stato corretto per via di quattro giorni lavorativi in meno nell'anno. Il risultato è confrontabile con le previsioni della Banca d'Italia che indicavano un'espansione dell'economia del 0,5%, ma è inferiore alla previsione iniziale del governo del 1%, poiché i maggiori costi energetici hanno eroso la spesa delle famiglie e le difficoltà nel dispiegare i fondi europei per la ripresa dalla pandemia hanno ritardato i progetti pubblici. Il consumo delle famiglie è aumentato dello 0,4% rispetto all'anno precedente e la spesa pubblica è cresciuta in modo più marcato, del 1,1%. Nel frattempo, gli investimenti fissi lordi sono aumentati dello 0,5% e la domanda esterna netta ha avuto un impatto positivo sul PIL poiché le esportazioni sono cresciute dello 0,4% e le importazioni sono diminuite dello 0,7%.
La crescita del PIL annuale in Italia è diminuita al 0,50 percento nel 2024 dallo 0,70 percento nel 2023. La crescita del PIL annuale in Italia ha registrato una media dello 0,71 percento dal 1996 al 2024, raggiungendo un massimo storico dell'8,90 percento nel 2021 e un minimo record del -8,90 percento nel 2020.
La crescita del PIL annuale in Italia è diminuita al 0,50 percento nel 2024 dallo 0,70 percento nel 2023. La crescita del PIL annuale in Italia dovrebbe raggiungere lo 0,90 percento entro la fine del 2025, secondo i modelli macroeconomici globali di Trading Economics e le aspettative degli analisti. Nel lungo termine, la crescita del PIL annuale in Italia è prevista attestarsi intorno all'1,10 percento nel 2026 e all'1,00 percento nel 2027, secondo i nostri modelli econometrici.