Il tasso di inflazione annuale in Italia è rimasto invariato rispetto al mese precedente al 1,9% ad aprile 2025, rivisto al ribasso rispetto alle stime preliminari del 2,0% e leggermente al di sotto delle aspettative di mercato iniziali del 2,0%.
Il tasso di inflazione è rimasto al suo livello più alto da 18 mesi, prolungando il periodo di normalizzazione del paniere dei consumatori italiani che ha subito periodi di picchi e crolli a seguito degli shock energetici e alimentari dopo l'invasione russa dell'Ucraina.
I prezzi sono aumentati più rapidamente per l'energia regolamentata (31,7% rispetto al 27,2% di marzo), i servizi di trasporto (4,4% rispetto all'1,6%), sia per gli alimenti freschi (4,2% rispetto al 3,3%) che trasformati (2,2% rispetto al 1,9%).
Nel frattempo, i prezzi dell'energia non regolamentata sono scesi (-3,4% rispetto allo 0,7%).
Il tasso di inflazione di base, che esclude energia e alimenti non trasformati, è aumentato nettamente al 2,1% rispetto all'1,7% del mese precedente, il più alto in un anno.
Rispetto al mese precedente, l'IPC italiano è aumentato dello 0,1%.