Il tasso di inflazione annuale in Italia è rimasto invariato rispetto al mese precedente al 1,7% a luglio 2025, in linea con la stima preliminare, e in contrasto con le aspettative iniziali di mercato che si sarebbe attenuato al 1,5%.
Analogamente, il tasso di inflazione armonizzato dell'UE è sceso leggermente al 1,7% dall'1,8% del mese precedente, eguagliando il tasso più basso finora quest'anno e rimanendo al di sotto dell'obiettivo della BCE del 2%, ma al di sopra delle aspettative dell'1,6%.
L'inflazione è aumentata sia per i prodotti non lavorati (5,1% contro il 4,2% di giugno) che per i prodotti lavorati (2,8% contro il 2,7%), oltre che per i servizi vari (2,2% contro l'1,6%) e i servizi di trasporto (3,3% contro il 2,9%).
A sua volta, i prezzi sono diminuiti per l'energia regolamentata (17,1% contro il 22,6%) e per i servizi ricreativi e culturali (2,7% contro il 3,2%).
Il tasso di inflazione di base, che esclude gli indici volatili e spesso esogeni dei prodotti alimentari freschi e dell'energia, è rimasto invariato al 2%.
Rispetto al mese precedente, l'IPC italiano è aumentato dello 0,4%.