L'indice PMI del settore delle costruzioni in Italia è sceso a 48,2 a febbraio 2025, rispetto al 50,9 di gennaio, segnalando un ritorno alla contrazione dopo due mesi di modesta crescita.
Il calo è stato causato da ritardi burocratici e da una debolezza dei nuovi lavori, sebbene la contrazione sia stata modesta.
Tutti e tre i settori sono diminuiti, con un forte calo nelle costruzioni civili, mentre le costruzioni residenziali hanno invertito i guadagni di gennaio e le costruzioni commerciali si sono avvicinate alla stabilizzazione.
Nonostante l'attività più debole, i nuovi ordini sono aumentati per il terzo mese consecutivo, trainati dalle vittorie contrattuali, sebbene la crescita sia stata modesta.
Inoltre, l'occupazione è aumentata per il sesto mese consecutivo, con un tasso di assunzione leggermente superiore a quello di gennaio.
Nel frattempo, gli acquisti sono leggermente diminuiti a causa del deterioramento delle prestazioni dei fornitori, con tempi di consegna più lunghi.
Per quanto riguarda i prezzi, i costi di input hanno raggiunto un massimo di 12 mesi a causa del rincaro delle materie prime e delle tariffe dei fornitori.
Guardando al futuro, la fiducia delle imprese ha raggiunto un massimo di cinque mesi grazie ai contratti attesi e al recupero della domanda, sebbene l'ottimismo sia rimasto al di sotto della media a causa dell'incertezza.