La Banca del Giappone (BoJ) ha mantenuto il suo tasso chiave a breve termine intorno al 0,5% durante la riunione di marzo, confermandolo al livello più alto dal 2008 e in linea con le aspettative di mercato.
La decisione unanime è seguita al terzo rialzo dei tassi della banca centrale a gennaio ed è avvenuta prima dell'annuncio dei tassi della Federal Reserve degli Stati Uniti.
Il consiglio ha assunto una posizione cauta, concentrandosi sull'valutazione dell'impatto dei crescenti rischi economici globali sulla fragile ripresa del Giappone.
La BoJ ha indicato le incertezze in corso nel quadro economico interno in mezzo ai maggiori dazi statunitensi e alle avversità delle condizioni estere.
Sebbene l'economia giapponese si fosse ripresa moderatamente, alcune debolezze sono rimaste.
Il consumo privato ha continuato a crescere, sostenuto dagli aumenti salariali, anche se le pressioni sui costi sono persistite.
Tuttavia, le esportazioni e la produzione industriale sono rimaste in gran parte stabili.
L'inflazione si è attestata tra il 3,0% e il 3,5% annuo, trainata dai prezzi dei servizi più elevati.
Le aspettative di inflazione sono aumentate moderatamente, con il CPI sottostante previsto in aumento graduale.