L'indice PMI manifatturiero HCOB Italia è sceso a 46,6 a marzo 2025 rispetto a 47,4 a febbraio, e al di sotto delle previsioni di 48. I dati mostrano che il settore manifatturiero italiano è rimasto bloccato in una fase di contrazione, deteriorandosi per 12 mesi consecutivi. I volumi di produzione sono stati ridotti nuovamente, al ritmo più veloce da quattro mesi. I nuovi ordini hanno continuato a diminuire a un ritmo deciso e costante, mantenendo le imprese in modalità di ridimensionamento. Vi sono segnali che le imprese hanno cercato di ridurre le loro spese, poiché l'occupazione e la spesa per gli input sono state entrambe ridotte. Sul fronte dei prezzi, sebbene le pressioni sui costi si siano leggermente attenuate, i prezzi di vendita sono stati aumentati per la prima volta in sette mesi, riflettendo i tentativi di proteggere i margini.
Il PMI manifatturiero in Italia è aumentato a 46,30 punti a gennaio dai 46,20 punti di dicembre 2024. Il PMI manifatturiero in Italia ha registrato una media di 51,51 punti dal 2012 al 2025, raggiungendo il massimo storico di 62,80 punti a novembre 2021 e il minimo storico di 31,10 punti ad aprile 2020.
Il PMI manifatturiero in Italia è aumentato a 46,30 punti a gennaio dai 46,20 punti di dicembre 2024. Il PMI manifatturiero in Italia dovrebbe essere di 49,00 punti entro la fine di questo trimestre, secondo i modelli macro globali di Trading Economics e le aspettative degli analisti. Nel lungo termine, il PMI manifatturiero italiano è previsto oscillare intorno ai 52,90 punti nel 2026 e ai 51,80 punti nel 2027, secondo i nostri modelli econometrici.