La maggior parte dei funzionari della Fed ha considerato una riduzione del tasso dei fondi federali probabile in qualche momento di quest'anno, notando che le pressioni al rialzo sull'inflazione derivanti dai dazi potrebbero essere temporanee o modeste, che le aspettative di inflazione a medio e lungo termine sono rimaste ben ancorate, o che potrebbe verificarsi un certo indebolimento dell'attività economica e delle condizioni del mercato del lavoro, come mostrano i verbali dell'ultima riunione del FOMC a giugno.
Tuttavia, mentre alcuni partecipanti hanno suggerito che un taglio dei tassi potrebbe avvenire già alla prossima riunione, altri hanno sostenuto che non dovrebbero esserci riduzioni quest'anno.
Nel frattempo, i responsabili politici hanno sottolineato che l'incertezza sulle prospettive era elevata a causa della politica commerciale, di altre politiche governative e dei rischi geopolitici, ma che l'incertezza complessiva si era ridotta rispetto alla riunione precedente.
La Fed ha lasciato invariato il tasso dei fondi federali al 4,25%–4,50% per la quarta riunione consecutiva a giugno 2025, in attesa di maggiore chiarezza sulle prospettive per l'inflazione e l'attività economica.